Teenage Mutant Ninja Turtles

Teenage Mutant Ninja Turtles

Le tartarughe Ninja hanno riscosso grande successo a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, conquistando una larga fetta di pubblico grazie a dei personaggi molto riusciti, sia tra i buoni che tra i cattivi, ed allo stile scanzonato ed ironico della vicenda. Quattro tartarughe d’acqua cadute in un tombino, mutate geneticamente, amanti della pizza, allevate da un topo antropomorfo anch’esso mutato da non si sa che cosa, che difendono la terra dal cattivo di turno accompagnato da una serie di improbabili scagnozzi. Un cartone animato di successo, una lunga collezione di action figures, alcuni film di dubbia qualità e tutto un merchandising su larga scala hanno reso le tartarughe un successo sicuro. La magia si è poi interrotta bruscamente, come spesso capita con questi prodotti studiati per il pubblico più giovane. Pochi anni fa sono stati riproposti i personaggi leggermente rivisti, per stare al passo coi tempi, senza però riuscire a bissare lo straordinario successo precedente.

I giochi su licenza, con le dovute eccezioni, non risultano essere prodotti di grande qualità oggi come venti anni fa. Teenage Mutant Ninja Turtles, pubblicato per NES nel 1989 non è uno di quei titoli che rigiocati dopo molti anni risvegliano nel giocatore nostalgico affetto. La serie dei videogiochi Turtles è diventata famosa per un coin op ed altri discreti picchiaduro a scorrimento proposti sul NES solo negli episodi successivi.

Il titolo in questione ha venduto molto bene all’epoca proprio grazie alla popolarità delle tartarughe più che per veri e propri meriti.

TMNT non è un brutto gioco ma è decisamente anonimo. Titoli del genere sono assai frequenti su NES e questo qualitativamente si piazza un po’ troppo sotto la media. Tutto è salvato dal carisma dei protagonisti e dalla possibilità di passare indistintamente da una tartaruga all’altra.
Tecnicamente non faceva miracoli neanche ai tempi dell’uscita. Gli sprite dei personaggi principali sono di buone dimensioni ma molto poco definiti mentre i nemici sono poco vari nell’aspetto e animati con poca cura. La grafica è caratterizzata da una certa sciattezza nei colori e da frequente e fastidioso sfarfallio dei personaggi. Tutto l’impianto grafico risulta incerto e tremante ed appare inferiore alla maggior parte dei titoli per NES. Va segnalata la buona varietà dei livelli. Oltre alle onnipresenti fogne si affronta, tra le altre, anche qualche sezione subacquea piuttosto complicata.
Anche gli effetti sonori molto metallici e le poco ispirate musiche di accompagnamento non sono degne di nota.
La giocabilità è forse l’aspetto migliore del gioco. TMNT non è impeccabile a livello di comandi, spesso si perde energia per motivi legati più ad imprecisioni di struttura che per mancanza di abilità, ma si lascia giocare e stimola abbastanza per la buona varietà. L’avventura è piuttosto lunga e settata su un discreto grado di difficoltà.